domenica 31 maggio 2015

L'Emilia Romagna, Comunicare per Esistere 2015 e la rete dei borghi europei del gusto



Con la partecipazione del Comitato Bologna,Capitale del Gusto alle giornate di informazione di Laboratorio Europa a Susegana, per i lavori del circuito di Terre di Collina Collinando, sono continuate le iniziative che conoscono la partecipazione dell'Emilia Romagna al progetto d'informazione 'Comunicare per Esistere 2015', promosso dalla rete dei borghi europei del gusto e dall'associazione l'Altratavola.
Il Consorzio Il Bagnacavallo aveva partecipato all'incontro delle terre d'acqua che si era tenuto a Casale sul Sile, presso l'Agriturismo Porcaloca, per proporre un territorio ricco di storia e di un magico vino, il 'burson'.
'Bacco a Bologna' è la sintesi dell'intervento del Comitato Bologna Capitale del Gusto che, nel presentare le caratteristiche dei Colli Bolognesi, ha tratteggiato l'interessante produzione enoica
locale.
I giornalisti e i comunicatori dell'Associazione l'Altratavola stanno ultimando il dossier di informazione su Cesena e le Terre di Romagna che preannuncia una visita 'gustosa' con la redazione della trasmissione multimediale L'Italia del gusto.


Prodotti che raccontano l'Emilia-Romagna ad Expo 2015

La tradizione che incontra l’innovazione
La cottura nelle caldaie di rame, i gesti sapienti dei maestri casari, il lento invecchiamento. Un prodotto che viene fatto oggi come nove secoli fa: nessun additivo e conservante, solo il latte pregiato della zona d’origine, caglio e sale. In un territorio circoscritto dai fiumi Po e Reno, dove operano circa 400 piccoli caseifici artigianali.

Il Parmigiano-Reggiano è solo una delle eccellenze enogastronomiche dell’Emilia-Romagna, la regione che vanta il più ricco patrimonio di prodotti tipici italiano ed europeo. Un paniere di 39 Dop e Igp ai quali si aggiungono oltre 300 specialità tradizionali, 29 vini Doc, Docg e Igt, decine di grandi marchi simbolo del made in Italy.

Come il Prosciutto di Parma, che viene fatto a sud della via Emilia, tra il fiume Enza e il torrente Stirone, perché solo qui si realizzano le particolari condizioni climatiche necessarie alla stagionatura. O l’Aceto Balsamico tradizionale di Modena e Reggio Emilia, che deve invecchiare almeno 12 anni e passare attraverso un processo di progressiva concentrazione prima di assumere quelle caratteristiche organolettiche che ne fanno un prodotto unico al mondo.
E ancora: l’Olio extravergine di Brisghella, la Pesca e Nettarina di Romagna, l’Asparago di Altedo, la Mortadella di Bologna, il Culatello di Zibello. E i vini tipici dell’Emilia-Romagna: il Pignoletto, il Lambrusco, l’Ortrugo, il Sangiovese…

Materie prime di qualità, tecniche di coltivazione e di produzione rispettose dell’ambiente e della salute dei consumatori, disciplinari rigorosi, tracciabilità, controlli lungo tutta la filiera.

La tradizione che incontra l’innovazione.

Eccellenze in cui si ritrova il gusto per il buon vivere di questa terra, ma anche il rispetto di regole e procedure rigorose, unico vero baluardo contro le contraffazioni.

Prodotti che possono nascere solo qui, in un territorio straordinariamente ricco di biodiversità, di storia, di cultura. Prodotti che in tutto il mondo parlano dell’Emilia-Romagna e della sua gente.



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