Con
la partecipazione del Comitato Bologna,Capitale del Gusto alle
giornate di informazione di Laboratorio Europa a Susegana, per i
lavori del circuito di Terre di Collina Collinando, sono continuate
le iniziative che conoscono la partecipazione dell'Emilia Romagna al
progetto d'informazione 'Comunicare per Esistere 2015', promosso
dalla rete dei borghi europei del gusto e dall'associazione
l'Altratavola.
Il
Consorzio Il Bagnacavallo aveva partecipato all'incontro delle terre
d'acqua che si era tenuto a Casale sul Sile, presso l'Agriturismo
Porcaloca, per proporre un territorio ricco di storia e di un magico
vino, il 'burson'.
'Bacco
a Bologna' è la sintesi dell'intervento del Comitato Bologna
Capitale del Gusto che, nel presentare le caratteristiche dei Colli
Bolognesi, ha tratteggiato l'interessante produzione enoica
locale.
I
giornalisti e i comunicatori dell'Associazione l'Altratavola stanno
ultimando il dossier di informazione su Cesena e le Terre di Romagna
che preannuncia una visita 'gustosa' con la redazione della
trasmissione multimediale L'Italia del gusto.
Prodotti
che raccontano l'Emilia-Romagna ad Expo 2015
La
tradizione che incontra l’innovazione
La
cottura nelle caldaie di rame, i gesti sapienti dei maestri casari,
il lento invecchiamento. Un prodotto che viene fatto oggi come nove
secoli fa: nessun additivo e conservante, solo il latte pregiato
della zona d’origine, caglio e sale. In un territorio circoscritto
dai fiumi Po e Reno, dove operano circa 400 piccoli caseifici
artigianali.
Il
Parmigiano-Reggiano è solo una delle eccellenze enogastronomiche
dell’Emilia-Romagna, la regione che vanta il più ricco patrimonio
di prodotti tipici italiano ed europeo. Un paniere di 39 Dop e Igp
ai quali si aggiungono oltre 300 specialità tradizionali, 29 vini
Doc, Docg e Igt, decine di grandi marchi simbolo del made in Italy.
Come
il Prosciutto di Parma, che viene fatto a sud della via Emilia, tra
il fiume Enza e il torrente Stirone, perché solo qui si realizzano
le particolari condizioni climatiche necessarie alla stagionatura. O
l’Aceto Balsamico tradizionale di Modena e Reggio Emilia, che deve
invecchiare almeno 12 anni e passare attraverso un processo di
progressiva concentrazione prima di assumere quelle caratteristiche
organolettiche che ne fanno un prodotto unico al mondo.
E
ancora: l’Olio extravergine di Brisghella, la Pesca e Nettarina
di Romagna, l’Asparago di Altedo, la Mortadella di Bologna, il
Culatello di Zibello. E i vini tipici dell’Emilia-Romagna: il
Pignoletto, il Lambrusco, l’Ortrugo, il Sangiovese…
Materie
prime di qualità, tecniche di coltivazione e di produzione
rispettose dell’ambiente e della salute dei consumatori,
disciplinari rigorosi, tracciabilità, controlli lungo tutta la
filiera.
La
tradizione che incontra l’innovazione.
Eccellenze
in cui si ritrova il gusto per il buon vivere di questa terra, ma
anche il rispetto di regole e procedure rigorose, unico vero baluardo
contro le contraffazioni.
Prodotti
che possono nascere solo qui, in un territorio straordinariamente
ricco di biodiversità, di storia, di cultura. Prodotti che in tutto
il mondo parlano dell’Emilia-Romagna e della sua gente.
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