L'unità di informazione della rete dei borghi europei del gusto a Milano, stà sviluppando un importante lavoro di documentazione delle diverse iniziative dentro e fuori salone di Expo 2015.
Dal 18 al 22 giugno è stato di scena l’artigianato piemontese. Il fuori expo di Italian makers village è stato un’occasione che si affianca all’Expo per promuovere e far conoscere le eccellenza dell’artigianato. Nei giorni dedicati alle imprese piemontesi l’Italian makers village è stato animato da tanti eventi: degustazioni e aperitivi offerti, musica, spettacoli. E sarà allestito anche un set fotografico con fotografi professionisti a disposizione per ritratti e scatti d’autore”.
Il ciclo di eventi piemontesi è iniziato il 18 con un aperitivo inaugurale, degustazione di prodotti tipici della valle Vigezzo, di santa Maria Maggiore, Macugnaga e Formazza. Il giorno successivo, alle 15, il convegno “Come vendere l’alimentare italiano all’estero per le Pmi” con la presenza di qualificati relatori per fornire una panoramica di sfide ed opportunità per le piccole imprese alimentari che vogliono accedere ai mercati esteri. A seguire l’inaugurazione della mostra “Switch to food”, oggetti e concept elaborati nell’ambito di un concorso ispirato al tema del nutrimento: il percorso di partnership tra artigiani, designer e architetti finalizzato ad uno scambio di saperi ha portato alla creazione di oggetti artigianali che consentono una presentazione, conservazione, distribuzione e somministrazione innovativa e creativa degli alimenti solidi o liquidi. Ma anche concerti live, cori, intrattenimenti vari per i bambini. Il 20 “Live cake design” per gli appassionati dell’arte di decorare le torte, la proiezione del video “Il tuo tempo è ora” per imparare come nutrire il corpo, la mente e il cuore, e poi aperitivo in pittura e musica nonché quartetto jazz live. Il 21 e il 22 si sono svolti ancora eventi dedicati alla presentazione delle grandi annate dei vini piemontesi e alla degustazione delle grappe.
Tra i vini particolare curiosità e interesse hanno suscitato i vini della cantina Nervi di Gattinara.
Nervi è la più antica casa vitivinicola dell’area DOCG Gattinara. E’ stata fondata da Luigi Nervi nel 1906, è proprietaria di 24 ettari di vigneto coltivato prevalentemente dalla varietà Nebbiolo . I principali vigneti sono: Molsino, Vaferana, Casaccia e Garavoglie. Dall’eccezionale esposizione sud est-sud ovest, il vigneto Molsino è un anfiteatro naturale tra i più belli ai piedi delle Alpi in Piemonte. Da segnalare il vigneto Valferana già citato dal 1242 negli atti municipali del comune di Gattinara.
Il Monte Rosa, il secondo “4000” d’Europa, protegge i vigneti dai venti freddi del Nord e garantisce un corretto regime di piovosità e delle condizioni di ventilazione e brezze fenomenali per la salubrità delle uve. I suoli sono unici sul panorama enologico italiano, e sono caratterizzati da porfidi vulcanici ed un alto contenuto di argilla nei suoli.
Fedeli ai sistemi tradizionali di potatura e vendemmia, pur aperti all’innovazione, la Cantina produce grandi vini rossi eleganti utilizzando botti di grande capacità in rovere sia per la fermentazione che per l’invecchiamento. L'enologo, Enrico Fileppo è il garante del rispetto della tradizione all’interno della storica casa vinicola. Dal 1984, dopo 4 anni di attento studio e formazione all’interno della cantina storica , è entrato a far parte della regia produttiva in qualità di enologo.
La proprietà della Nervi è passata dal 2011 in mano Norvegese. La famiglia Astrup ha acquisito la maggior parte della proprietà, in partenariato con le famiglie Moestue, Wicklund e Skjelbred, quattro famiglie unite dalla passione per la vite e per il vino. Al fine di garantire nel mondo il prestigio della Nervi ogni componente dedica tempo e capitali con l’unico scopo di esprimere al meglio questo straordinario terroir. Affascinati dalla bellezza di Gattinara, ed incantati dall’umiltà della tradizione della Nervi, si vive secondo il motto di Luigi Nervi- Nectar in Tempore.
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