sabato 25 luglio 2015

A Conegliano , la cucina della Carinzia con la gastronomia 'il Golosone'

Ci volevano la curiosità e la passione dei giornalisti e dei comunicatori dell'Associazione l'Altratavola, per scoprire a Conegliano, la gastronomia il Golosone.
La cucina carinziana ha conosciuto diversi momenti nelle giornate di informazione che i giornalisti e i comunicatori dell'associazione l'Altratavola hanno organizzato nel 2014, in collaborazione con l'associazione culturale Italia-Austria.
“Vino, sidro (“Most”) e distillati di frutta (“Schnaps”)- ci racconta Cristian Weger, nume tutelare della Gastronomia il Golosone di Conegliano, austriaco doc di Ossiach -, in Carinzia sono quasi sempre fatti in casa. La presenza di squisiti piatti a base di pesce d’acqua dolce nobilita le carte dei menù regionali. Le culture gastronomiche di tre regioni d’Europa (Carinzia, Friuli Venezia Giulia e Slovenia) hanno una forte influenza sulla cucina carinziana che utilizza principalmente prodotti freschi di provenienza locale per la preparazione di piatti gustosissimi. Come è d’obbligo per ogni cucina davvero autentica, anche per l’interessante scelta della cucina dell’Alpe Adria gli elementi base sono costituiti dalle varie particolarità regionali e dall’offerta stagionale. Il buon gusto non conosce frontiere! Basta una gita gastronomica nei territori confinanti di Slovenia e Italia per incontrare piatti “parenti” delle specialità tipiche carinziane. I “Kärntner Käsnudel” nella variante italiana vengono serviti come ravioli o tortelloni; la “Pohaca” slovena e la gubana del Friuli assomigliano molto al tipico dolce carinziano “Reindling”, una torta lievitata ripiena di uva passa, cannella e zucchero. Tra le tante speciali delizie di stagione della Carinzia si annovera l’asparago della Lavanttal che viene raccolto a mano già ai primi d’aprile. Lo si può acquistare presso i mercatini settimanali oppure direttamente presso le aziende agricole. Inoltre i ristoratori della zona creano piatti deliziosi a base di asparago della Lavanttal. Un altro esempio di ottima cucina di stagione in Carinzia sono le specialità autunnali a base di selvaggina cacciata nelle foreste del land, soprattutto caprioli e cervi. La selvaggina della valle Metznitztal è particolarmente apprezzata e rinomata. Alle stagioni che scandiscono l’attività agricola, in Carinzia sono strettamente legate diverse tradizioni religiose che hanno influenzato la cucina regionale: lo testimoniano ad esempio la caratteristica “Osterjause” (spuntino di Pasqua) con prosciutto, rafano e dolce “Reindling”, la zuppa “Kirchtagssuppe”, che ha il colore del tuorlo d’uovo, e la croccante oca “Martini-Gansl” delle aziende agricole biologiche carinziane. Tra i piatti che si gustano in ogni stagione dell’anno si annoverano innanzitutto i famosi tortelloni carinziani “Kärntner Käsnudel”, un piatto tradizionale con ripieno di patate e ricotta, a cui la menta e il cerfoglio conferiscono un sapore inconfondibile. Il ripieno è diverso da una zona all’altra del land, e la sua ricetta viene spesso tramandata dalle madri ai figli. “

Cristian è giunto in Italia da diversi anni ed ha saputo proporre nella sua gastronomia una cucina semplice, familiare.
“ Il più bel complimento che abbia ricevuto è quello di una cliente che mi ha confidato che i suoi ospiti a convivio si erano complimentati per la cucina casareccia!”.
Stagionalità dei prodotti ; assoluta qualità degli ingredienti ; variazione dei menù : questi i piccoli segreti di Cristian e.... una disponibilità ineguagliabile al dialogo e al consiglio enogastronomico.

Nelle giornate italo-austriache , Cristian è stato invitato a interpretare il menù de Il Gusto Italiano Lab, il prestigioso punto di incontro di giornalisti italiani ed europei promosso dalla rivista Il Gusto Italiano Magazine.
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Alla Trattoria da Bosa, con le carni irlandesi e i vini de La Callaltella



Lo stage di 'Comunicare per Esistere 2015' (la speciale iniziativa di informazione promossa dalla rete dei borghi europei del gusto), nelle terre della Callalta, si è aperta con un incontro a convivio
presso la Trattoria da Bosa, in località Chiesa Vecchia a Monastier
Tiziano Bonora ( il 'mago' della griglia) e Cristina D’Este ( la 'padrona' della sala) hanno saputo creare un ambiente molto semplice, in un clima familiare e rilassato.

L'azienda agricola La Callaltella ha voluto ospitare Giuseppe Gaspari , giornalista e blogger 'Palato Anarchico', per far degustare le carni di casa, ben accompagnate dai vini di propria produzione.
La Trattoria è infatti conosciuta ed apprezzata per la classica grigliata di carne e per la costata ai ferri, che viene proposta in tagli “pesanti” che vanno dai 700 grammi fino al chilo, di ottima qualità e ad un costo abbastanza contenuto.

Cristina ha spiegato di utilizzare la carne irlandese.
“La carne irlandese e’ ormai universalmente riconosciuta tra le piu’ rinomate e ricercate, questo grazie anche al mantenimento di metodi agricoli tradizionali. Il bestiame pascola, infatti, liberamente per gran parte dell’ anno.
L'Angus irlandese è quotata come una delle migliori carni del mondo, grazie alla qualità della produzione,essendo considerata una carne “da erba” e quindi fonte preziosa di ferro, zinco, vitamina B e di altri grassi acidi essenziali. Grazie infatti alla produzione ‘naturale’, l’angus irlandese, risulta essere meno grassa, rispetto alle altre carni e meno calorica e più ricca di acidi grassi Omega-3 e Omega-6, di CLA, vitamina E, A e carotenoidi. Inoltre l’Irlanda, possiede una grande estensione di calcare, la più grande in Europa e, come è noto, la presenza del calcare migliora le proprietà nutritive dell’erba da pascolo.”