Nel contesto dei “Giovedì del Gusto”, organizzati da Regione Marche in
occasione di Expo 2015, un appuntamento è stato totalmente dedicato
all’olio, in particolare all’olio monovarietale, protagonista della
Rassegna Nazionale Olii Monovarietali, giunta quest’anno alla 12°
edizione.
L’olivo è radicato da secoli nel territorio marchigiano. Si parla
dell’olio di oliva delle Marche e della sua qualità già nel periodo
medievale, più precisamente nel periodo delle Signorie, quando “l’olio
de Marchia” doveva essere separato dalle altre produzioni similari per
essere rivenduto a un prezzo superiore in virtù del suo colore e sapore.
La ricchezza dell’olivicoltura marchigiana è oggi legata a un patrimonio
genetico estremamente variegato; le numerose varietà autoctone
caratterizzano fortemente il prodotto marchigiano e lo arricchiscono di
storia, cultura, tradizione e paesaggio. Tali varietà sono diffuse da
secoli in areali circoscritti e si sono adattate nel tempo alle
caratteristiche climatiche e pedologiche locali.
Oggi il settore si distingue per una forte vitalità, un sempre maggiore
numero di imprese che producono e confezionano ed un’attenzione
crescente alla qualità.
Nel 2004 è stata riconosciuta dall’Unione europea la DOP Cartoceto,
prima Denominazione di Origine Protetta per l’olio extravergine di oliva
nelle Marche, nel 2006 è stata riconosciuta, a cavallo tra le province
di Ascoli Piceno e di Teramo, la DOP per l’oliva da mensa Oliva Ascolana
del Piceno.
Infine grazie al QM-Qualità Marche, il marchio regionale di qualità,
molti oli possono fregiarsi della certificazione di olio monovarietale
autoctono marchigiano. Anche l’IGP Marche è un progetto in dirittura
d’arrivo.
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